Concetta Caltabellotta, A immagine delle biblioteche pubbliche. Per un ripensamento delle biblioteche degli Istituti di pena Pagliarelli e Ucciardone di Palermo.

La ricerca illustra lo stato attuale delle Biblioteche carcerarie in Italia e in Sicilia, con particolare riguardo alle biblioteche delle Case Circondariali Pagliarelli e Ucciardone di Palermo. Alla luce dei riferimenti legislativi e biblioteconomici che regolamentano la materia, si è considerato di fornire possibili ipotesi di lavoro futuro. L’idea perseguita è di ripensare la biblioteca degli istituti carcerari come parte integrante dei sistemi bibliotecari del medesimo territorio, per costituire il centro di attive azioni culturali e rieducative. Da un’analisi dello stato attuale, si trova, infatti, che i migliori esempi di biblioteche carcerarie, in Italia e in Europa, derivano dai rapporti con i centri di pubblica lettura e le istituzioni culturali del luogo di riferimento. Le biblioteche carcerarie vanno ripensate alla luce delle biblioteche pubbliche, garantendone gli stessi servizi, la stessa professionalità, gli stessi standard, con maggiore urgenza nei luoghi altamente istituzionalizzati e di privazione sociale come le istituzioni carcerarie. Parte del lavoro è specificamente dedicato alla figura del bibliotecario carcerario e all’urgenza per cui le biblioteche carcerarie vengano gestite da professionisti, tema sul quale attualmente l’AIB (Associazione italiana bibliotecari) si trova impegnata. Si è dedicata, inoltre, particolare attenzione alle esperienze maturate negli ultimi anni in alcune regioni italiane e, a tal fine, si è voluto condurre una intervista ad Angela Barlotti, uno dei membri IFLA (International Federation of Library Associations and Institutions) che si occupa, ormai da anni, di servizi bibliotecari per utenze speciali, come appunto per le persone detenute nelle carceri.

Parole chiave: Biblioteche, Carcere, diritti umani, riabilitazione, conoscenza

Concetta Caltabellotta ha conseguito nel 2007 la laurea triennale in “Fiosofia della conoscenza e della comunicazione” e nel 2011 la specialistica con lode in “Filosofia e storia delle idee”, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo.
Nel 2012 ha conseguito con il massimo dei voti e la lode il Master Universitario di secondo livello in “Libro, documento, patrimonio antropologico. Conservazione, catalogazione e fruizione” discutendo una tesi dal titolo A immagine delle biblioteche pubbliche. Per un ripensamento delle biblioteche degli istituti di pena Pagliarelli e Ucciardone di Palermo.
Ha partecipato, come relatore per la Sicilia, al IV Convegno nazionale sulle biblioteche carcerarie, presso l’Università degli Studi di Milano con una relazione su Le biblioteche delle Case circondariali Pagliarelli e Ucciardone di Palermo, apparsa nel volume Il Bibliotecario carcerario: una nuova professione?, a cura di A. Brambilla-E. Costanzo-C. Rossi., Associazione italiana biblioteche, Roma 2013.

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